Decreto rilancio: un’opportunità da cogliere. Ecco vincoli e adempimenti necessari per ottenere gli incentivi

Decreto rilancio vincoli e adempimenti necessari per ottenere gli incentivi

Il recente Decreto Rilancio ha previsto tutta una serie di incentivi per cercare di apportare nuove risorse alle famiglie nei più svariati settori. L’obiettivo è quello di far fronte alla crisi economica generata dalla pandemia da COVID-19. Senza entrare nel merito della bontà di tali misure, di cui per altro alcune già esaminate in precedenti articoli (che riguardano il reddito di emergenza, l’integrazione salari, la cassa integrazione i bonus autonomi, le misure per le famiglie, congedi & Co., i centri estivi, le colf e le badanti, le baby sitter, lo smart working e i congedi, bonus vacanze, bonus bicicletta, edilizia, ristoro diretto piccole imprese, affitti light, sconto bollette, scadenze fiscali e altre misure), andremo ora ad analizzare alcuni di questi incentivi per comprenderne meglio i meccanismi di attribuzione e i relativi requisiti minimi per potervi accedere.

Esamineremo quindi più nel dettaglio alcune delle succitate misure per comprendere quali siano vincoli e adempimenti necessari per ottenere gli incentivi messi a disposizione.

Requisiti minimi per richiedere gli incentivi del Decreto Rilancio

Bonus Baby Sitter

Ad esempio, per quanto riguarda il bonus baby sitter questo può essere erogato fino ad un tetto massimo di 2.000,00 euro in rapporto al lavoro svolto dai genitori, e può essere richiesto da quelle famiglie con bambini che non abbiano compiuto 12 anni alla data del 5 marzo 2020.

Tale incentivo spetta a quelle famiglie, anche affidatarie, con bambini come detto al di sotto dei dodici anni di età, nel cui nucleo familiare non sia presente un beneficiario di altre misure di sostegno, quali ad esempio la Naspi e/o la cassa integrazione. Inoltre, chi ha beneficiato già del bonus baby sitter da 600,00 euro, potrà richiedere soltanto altri 600,00 euro. Tale bonus non è cumulabile per coloro che hanno già usufruito del congedo parentale straordinario o del bonus asilo nido.

Per richiedere il contributo è necessario accedere al sito di INPS, autenticandosi mediante documento di identità elettronico, carta nazionale dei servizi, pin del sito INPS oppure effettuando l’autenticazione tramite SPID, ma solo a partire dal secondo livello. Il pagamento del bonus è quindi effettuato sul libretto famiglia. Infine, per poter chiudere la procedura, è necessario che la famiglia beneficiaria del bonus e la prestatrice del servizio (la baby sitter) siano entrambi registrati sul sito INPS. È anche possibile inoltrare telefonicamente la richiesta di voucher al numero verde INPS, o recandosi presso un patronato.

Bonus Mobilità, “bonus bici”

Il bonus mobilità, meglio conosciuto come bonus bici, è un contributo pari al 60% della spesa sostenuta con un tetto massimo di rimborso pari a 500,00 euro per l’acquisto di biciclette tradizionali, a pedalata assistita, veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica o per l’utilizzo di servizi di mobilità condivisa a uso individuale, purché non siano autovetture.

Possono usufruire dell’incentivo le persone che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età residenti nei capoluoghi di regione, anche al di sotto dei 50.000 abitanti, nei capoluoghi di provincia, anche sotto i 50.000 abitanti, e nei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti e nei comuni delle Città metropolitane, anche al di sotto dei 50.000 abitanti. È necessario che, all’atto dell’acquisto, il consumatore si faccia rilasciare la fattura, non essendo sufficiente il solo scontrino fiscale.

Il bonus potrà quindi essere fruito attraverso un’apposita applicazione del Ministero dell’ambiente, che dovrebbe essere resa disponibile agli utenti entro sessanta giorni dalla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale. Sono inoltre necessarie, come per la fruizione della maggior parte dei bonus del decreto rilancio, le credenziali SPID.

Il bonus sarà applicabile per quegli acquisti effettuati dal 4 maggio con termine al 31 dicembre 2020 entro il limite di spesa di 120 milioni di euro messi a disposizione dal Governo per detta iniziativa.

Bonus Edilizia

Per quanto riguarda invece, a titolo di ulteriore esempio, il bonus edilizia, le detrazioni sono applicabili alle spese sostenute per la riqualificazione energetica, per le misure antisismiche e l’installazione di impianti fotovoltaici, sostenute fino al 31 dicembre 2021. Lo sconto previsto in fattura è pari al totale del costo dei lavori. In questo specifico caso, i vincoli per poter accedere a tale incentivo sono particolarmente stringenti e se non strettamente applicati, non danno diritto al rimborso. Ad esempio, se si decide di effettuare la sostituzione degli infissi, per poter godere della detrazione, è necessario effettuare un ulteriore intervento di efficientamento energetico da “agganciare” al primo. Se si intendesse invece usufruire del bonus per installare i pannelli solari, è necessario anche in questo caso collegare un intervento di efficientamento energetico aggiuntivo e cedere al GSE tutta l’energia in eccedenza prodotta e non consumata, senza la possibilità di accumularla.

Con il Decreto Rilancio sono stati inoltre prorogati gli altri bonus casa già in precedenza previsti. Anche in questo caso, ne potranno usufruire una platea di persone specificamente individuata e vi sono tutta una serie di adempimenti per poter ottenere le succitate detrazioni.

Come visto negli esempi succitati e per ogni altro tipo di contributo non esaminato nel dettaglio, vi sono tutta una serie di adempimenti da dover svolgere ed un elenco di soggetti destinatari con limiti di tempo e di spesa per potervi accedere.

Non esitare quindi a contattare la nostra Associazione per un supporto completo che ti consenta di adempiere a tutte le richieste previste per ogni tipo di contributo, previa verifica del diritto ad accedervi.

Per ogni dubbio, scrivi a info@dbconsum.it o chiama lo 02.87158935