Separazioni e Divorzi ai tempi del Covid-19: procedure accelerate

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Era nell’aria, vista la situazione di incertezza continua.

Siamo alla svolta in materia di separazioni e divorzi ai tempi del Covid; infatti sarà possibile attuare la procedura con una mail e, vista la paralisi dell’attività di tutti i tribunali, molte udienze, comprese quelle delicate che riguardano le separazioni e i divorzi, sono state rinviate a dopo agosto, se tutto andrà bene.

Nei casi in cui però sia stata già trovata un’intesa sulle condizioni di separazione o di divorzio, ossia nelle separazioni consensuali e nei divorzi congiunti, molti tribunali, in applicazione delle linee guida del Consiglio Nazionale Forense, hanno adottato protocolli, anche in materia di famiglia, volti a consentire l’esecuzione di tali procedimenti in via differente e certamente più spedita rispetto a quanto sino a oggi avvenuto. Ma vediamo cosa indicano, nello specifico, tali linee guida, già trasfuse nei vari protocolli dei Tribunali e oggi operative.

Fino alla cessazione della fase di emergenza da covid-19 (ossia quantomeno sino al 31 luglio 2020, salvo eventuali proroghe), in linea generale, per i procedimenti di separazione e/o  divorzio sarà necessario:

  • Il deposito esclusivamente telematico dei ricorsi (siano essi giudiziali o consensuali/congiunti);
  • Nel caso di ricorsi di separazione consensuale ovvero divorzio congiunto già depositati prima dell’emergenza, i difensori delle parti dovranno depositare (nelle modalità previste dai singoli Tribunali) prima della data fissata per l’udienza, apposita dichiarazione (che potrà pervenire al legale anche via mail) sottoscritta da ciascun coniuge. Qui deve essere dichiarato che la parte è perfettamente a conoscenza delle norme processuali che prevedono la partecipazione all’udienza; di essere edotta e istruita della possibilità di procedere in alternativa alla rinuncia della presenza fisica e di avervi aderito liberamente e coscientemente; di non volersi conciliare; di confermare le conclusioni rassegnate nel ricorso.
  • Nel caso di ricorsi di separazione consensuale o divorzio congiunto, depositati successivamente all’inizio dell’emergenza, la dichiarazione sopra indicata dovrà essere depositata dal difensore unitamente al ricorso;

Solo a seguito di detta manifestazione di volontà, si potrà conseguire l’omologa (nel caso di separazione), o la sentenza (nel caso di divorzio congiunto), previa trasmissione per il parere del Pubblico Ministero.

Nel caso in cui, invece, le parti non vogliano aderire a tale nuova prassi, sarà possibile per loro non accettare di sottoscrivere tale dichiarazione. A quel punto il legale comunicherà tale scelta al Giudice, il quale potrà decidere se fissare udienza da remoto (qualora vi siano urgenze specifiche) o rinviare l’udienza a nuova data (certamente successiva al 30 agosto 2020).

Quanto sin qui esposto vale ovviamente anche per i procedimenti riguardanti le coppie di fatto (convivenze) e la relativa regolamentazione dell’affidamento e mantenimento dei figli minori.

Pare quindi evidente che, in un periodo così complesso per la giustizia, i vari organi stiano cercando di trovare nuove strade e soluzioni per consentire quantomeno un minimo di riattivazione di tale macchina, soprattutto in materia di famiglia, tenuto conto che il periodo di quarantena da COVID-19, se per alcuni ha comportato un’occasione di riconciliazione, per altri ha acuito ancora di più le varie divergenze. La soluzione adottata dai vari protocolli pare essere quindi un’opportunità da cogliere per il progresso della materia, opportunità che garantisce anche una celere esecuzione (molto più di prima) di tali procedimenti.  

La situazione evolve, e i nostri Avvocati evolvono con essa.

Se anche Tu Ti trovi quindi in una situazione complessa a livello familiare e vuoi avere un parere/consulto in merito contattaci al n. 02.8715 8935 oppure scrivici all’indirizzo mail info@dbconsum.it